Dopo che è trapelata una voce secondo cui a Attrice di 21 anni aveva dato alla luce un bambino e lo aveva messo dentro adozione, Chiara Castanho hanno deciso di parlare attraverso una lettera aperta sui loro account sui social media.
Nella lettera afferma di essere l'attrice, e che tutto questo è accaduto dopo che è stata violentata, e poiché non era nelle condizioni psicologiche per dare al bambino tutto ciò che si merita, ha deciso di darlo in adozione. L'intero processo è stato svolto con un avvocato e lei si è affidata al “Legge sull'adozione” (13.509/2017).
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Il caso è stato risolto presso la Procura della Repubblica e il bambino è stato consegnato come previsto dalla legge quando la donna incinta non è in grado di prendere in custodia il neonato. La stessa legge garantisce il parto sicuro dei figli più grandi, quando i responsabili non sono in grado di tenerli in custodia.
Il Giudice per l'Infanzia e la Gioventù accompagna il diritto della gestante a questa decisione, dove deve solo manifestare il proprio interesse e spiegare la situazione per la quale vuole rinunciare all'affidamento del bambino. La legge garantisce anche l'assoluta segretezza di tale processo, in modo che non vi sia alcuna esposizione del responsabile o del minore coinvolto.
La giustizia non accoglie solo la richiesta delle donne che hanno subito abusi, qualunque donna ne manifesti il l'interesse ad arrendersi volontariamente sarà ascoltato da un team della Child Justice e del Gioventù. Lo scopo di questa legge è prevenire l'aborto illegale e l'abbandono di persone incapaci. La legge sull'adozione prevede inoltre che l'adottato conosca la sua origine dopo aver compiuto 18 anni, se lo desidera.
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