Per sostenere le persone con problemi di udito, lo Stato garantisce alcuni modi per ottenere la pensione più velocemente degli altri. Questa modalità è disponibile sia per gli uomini che per le donne che hanno difficoltà uditive e possono verificarsi a causa del tempo di contribuzione o dell'età. capire meglio il pensionamento per problemi di udito.
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Il primo caso che riporteremo riguarda il pensionamento per età nei casi di persone con problemi di udito. In questi, i lavoratori dovranno avere almeno quindici anni di contribuzione all'INSS, sia per gli uomini che per le donne e indipendentemente dal grado di invalidità.
Per quanto riguarda l'età, c'è una differenza tra i sessi, essendo 60 anni per gli uomini e 55 per le donne. Il pensionato potrà così percepire l'equivalente del 70% dell'importo contributivo, più l'1% per ogni anno di lavoro.
In questo caso, l'INSS differenzia le prestazioni per i diversi gradi di disabilità uditiva. Nel caso di persone che soffrono di disabilità lieve, ovvero la difficoltà a comprendere la voce, ci saranno 33 anni di contribuzione per gli uomini e 28 per le donne.
Per quanto riguarda i casi di disabilità moderata o grave, in cui vi sia la necessità di una protesi acustica o l'uso della lingua dei segni, ci saranno 29 anni di contribuzione per gli uomini e 24 per le donne. Infine c'è il pensionamento per casi gravi, che richiede 25 anni di contribuzione per gli uomini e 20 per le donne. Ricordando che per caso grave si intende quello che richiede sia l'uso del linguaggio dei segni che la lettura labiale. In tutti questi casi sarà necessario contenere idonea documentazione medica da consegnare all'INSS.
Per fissare la perizia si può utilizzare l'app Meu INSS o chiamare il canale ufficiale della Previdenza Sociale al numero 135. Nella perizia devono essere presentati gli esami necessari comprovanti l'invalidità, eventuali prescrizioni di farmaci ed anche l'ASO firmato dal medico.