In Brasile, l'ultima volta che c'è stata una correzione nella tabella delle imposte sul reddito è stata nel 2015, durante il secondo mandato dell'ex presidente Dilma Rousseff (PT). Cioè, da allora, non c'è stato alcun cambiamento, nemmeno il minimo, nella tabella IR.
Leggi anche: Imposta sul reddito: le entrate federali avvertono di truffa con rimborso
Vedi altro
Confermato: Samsung sta davvero producendo schermi pieghevoli per...
La Cina conduce esperimenti con il pesce zebra sulla stazione spaziale...
In considerazione di ciò, fino allo scorso anno, la tabella ha accumulato un ritardo di circa il 134,53% dal 1996, secondo i calcoli dell'Unione dei revisori fiscali dell'Agenzia federale delle entrate del Brasile (Sindifisco Nazionale). Nel 2015, nell'ultima modifica intervenuta, tale riadeguamento è stato scalato alle diverse fasce di reddito. Tuttavia, durante la campagna presidenziale del 2018, apportare una nuova correzione alla tabella delle imposte sul reddito era una delle promesse dell'attuale presidente, Jair Messias Bolsonaro.
Nel giugno dello scorso anno, infatti, l'Esecutivo ha inviato al Congresso una proposta che faceva riferimento alla correzione della tabella nell'ambito della suddetta riforma fiscale. La proposta è stata approvata dalla Camera dei Deputati, ma quando è arrivata al Senato non è andata avanti.
Il progetto dell'Esecutivo prevedeva, quindi, un aggiornamento della Tavola Irpef rivolta alle persone fisico, in modo da esentare dall'IR i lavoratori CLT che guadagnano fino a R$ 2.500 mensile. Infine, sottolinea Carlos Eduardo Orsolon, partner dell'area fiscale di Demarest Advogados, che “la mancata correzione della tabella implica un aumento della pressione fiscale”. In altre parole, questo movimento rispetto all'Esecutivo è praticamente necessario.
Geografo e pseudo scrittore (o meno), ho 23 anni, del Rio Grande do Sul, amante della settima arte e di tutto ciò che riguarda la comunicazione.