Con la privatizzazione di Correios, alcuni cambiamenti nel personale e nei servizi hanno portato a indagini da parte del Pubblico Ministero del Lavoro (MPT). In questo caso, l'agenzia ha scoperto che le agenzie della città di Ribeirão Preto (SP) assumevano dipendenti in outsourcing per sostituire i postini. Di conseguenza, il 6° tribunale del lavoro di Ribeirão Preto ha vietato alla società di contrarre questi servizi.
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Dal 2009 alcune funzioni degli Uffici Postali richiedono l'approvazione negli appalti pubblici per essere svolte, compresa l'attività di agente di ufficio postale, che comprende autisti e corrieri. Tuttavia, effettuando una visita al centro di consegna degli ordini di Ribeirão Preto, il MPT ha scoperto che i dipendenti esternalizzati svolgevano le stesse funzioni di coloro che erano stati assunti.
Dopo una denuncia è scattata un'inchiesta in cui le Poste hanno ammesso che due ditte esternalizzate della città sono state assunte per fornire gli autisti per il trasporto della merce.
In questo caso, i soggetti che effettuavano le consegne in proprio finivano per rientrare anche nell'attività “veicolo motorizzato”, che segue il Piano Poste Posizioni, Carriere e Stipendi. Pertanto, gli avvocati hanno ritenuto che la situazione fosse un'usurpazione di un servizio che dovrebbe essere svolto solo dall'agente postale.
Il MPT ha deciso che Correios avrà 180 giorni per adeguare il personale dei dipendenti pubblici. Se non si rispetta il decreto, l'azienda deve ricevere una multa di R$ 1.000 al giorno. Correios, invece, ha informato che ci sarà una manifestazione del caso solo in tribunale, dove dovrebbe presentare ricorso al TRT-15 (Tribunale regionale del lavoro della 15a regione).
Anche con la privatizzazione dell'azienda e dopo la riforma del lavoro, la legge chiarisce ancora che l'esternalizzazione dell'attività non è consentita. Del resto, la legge 13467/17 non aveva intenzione di eliminare dalla Costituzione l'obbligo degli appalti pubblici. Pertanto, secondo il giudice Andressa Venturi da Cunha Weber, ciò viola direttamente l'articolo 39, II, CF/88, che vieta l'assunzione di personale esterno per lo svolgimento di attività inerenti al personale dipendente pubblico.