L'INSS è un vantaggio per i professionisti che lavorano con un contratto formale. Permangono, invece, i dubbi sul fatto che i lavoratori autonomi possano o meno contribuire, non avendo un rapporto di lavoro.
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In questo caso, la risposta è sì. Si può contribuire attraverso il libretto INSS, in cui il professionista diventa assicurato, ottenendo anche il diritto alla pensione.
Vale la pena ricordare che, a partire dal prossimo 25, l'Istituto inizierà a pagare la seconda rata del 13⁰ di stipendio, solo per pensionati e pensionati. Inoltre, il bonifico effettuato sarà relativo al mese di maggio, quindi è già disponibile l'accesso ai pagamenti tra il 25 maggio e il 7 giugno.
È importante prestare attenzione, in quanto coloro che percepiscono il sussidio nella misura minima avranno diritto a R$ 1.212, modifica che è stata apportata il 1⁰ gennaio, quando è entrato in vigore il nuovo salario minimo. Vale la pena notare che le prestazioni pensionistiche, le prestazioni di malattia, le prestazioni carcerarie e le pensioni non possono essere equivalenti a meno del salario minimo.
Per inciso, esistono due tipi di contributo autonomo, con distinzione solo di importi e benefici offerti. Controlla le opzioni disponibili di seguito:
Chi desidera contribuire deve accedere al Programma di Interazione Sociale (PIS) e scegliere la tipologia di contributo. Dopo l'emissione del bollettino il termine per il versamento del contributo è il 15 del mese successivo.
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