L'influenza aviaria, nota anche come influenza, è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce principalmente gli uccelli. È causato da diverse varianti del virus, compresi i sottotipi di influenza H5 e H6. Questi microrganismi possono causare infezioni da lievi a gravi con un alto tasso di mortalità in alcune specie, come polli e tacchini. Pertanto, ha un impatto diretto sulla nutrizione umana.
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L'ultimo 22 di questo mese di maggio, lunedì, il governo brasiliano ha pubblicato una nota sulla Gazzetta Ufficiale. In questo caso, il decreto ha creato una misura zoosanitaria per prevenire la proliferazione del virus dell'influenza negli uccelli in Brasile.
L'avviso è stato generato identificando i casi nel file
Rio de Janeiro e in alcuni comuni di Espírito Santo. Il provvedimento è stato firmato dal ministro Carlos Fávaro, che dirige il ministero dell'Agricoltura e dell'allevamento.Per il momento, il Laboratorio federale per la difesa agricola ha valutato la contaminazione in due stati, allertando altri specialisti. I rischi di un'epidemia sono bassi perché le misure di contenimento sono state prese in anticipo.
Vale la pena ricordare che lo stato di emergenza sanitaria ha una validità di 180 giorni ed è già stato determinato negli anni precedenti. Tra le azioni ci sono il divieto di fiere con uccelli, la manipolazione di questi animali senza autorizzazione e gli sforzi per rintracciare le specie che sono state infettate.
Polli, tacchini e qualsiasi uccello che abbia avuto contatti con il virus dell'influenza saranno soppressi. Con ciò è stata istituita una Centrale Operativa, preposta alla sorveglianza e alla tutela della salute pubblica.
Sì, l'influenza aviaria può diffondersi tra gli esseri umani, ma ciò accade quando un individuo tocca direttamente il sangue e le secrezioni infettive. Pertanto, trattandosi di un evento raro, le possibilità di un'epidemia simile al coronavirus sono minime.
Tuttavia, le agenzie sanitarie stanno osservando la manifestazione dell'influenza aviaria che, una volta mutata nel corpo umano, diventa trasmissibile. Il ministero dell'Agricoltura spera che entro tre mesi la situazione si normalizzi.