Pensionati dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INSS) che hanno attività concomitanti e hanno versato i contributi dovuti avranno facoltà di rivedere i benefici concessi dall'istituto. In precedenza, coloro che avevano già beneficiato della precedente norma non potevano richiedere la revisione a causa della sentenza STJ. Ora, con la modifica della legge, i contributi devono essere integralmente sommati. Scopri maggiori informazioni!
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Con l'espressione “attività concomitanti” si intende che l'assicurato ha più di un lavoro e, di conseguenza, più di uno stipendio per versare la contribuzione nello stesso mese. Insegnanti, medici, infermieri e altri professionisti che lavorano in più sedi contemporaneamente sono esempi comuni di persone in questa situazione.
Sebbene alcuni cambiamenti nelle condizioni pensionistiche abbiano un impatto negativo sulla vita degli assicurati, risultati nel calcolo del contributo degli assicurati che lavorano in attività concomitanti sono stati positivi.
Un grave problema è stato corretto dalla legge 13.846/19 stabilendo l'uguaglianza giuridica e portando un aumento del valore delle prestazioni per gli assicurati che svolgono questo modello di lavoro.
Con la nuova formulazione dell'articolo 32 della Legge 8.213/91, le regole che disciplinano gli assicurati che svolgono contestualmente un'attività retribuita sono diventate notevolmente più semplici.
D'ora in poi i contributi verranno sommati fino al limite del tetto previdenziale, calcolando la retribuzione mediana sull'importo complessivo per la concessione della pensione. In questo modo aumenta di fatto la prestazione previdenziale dell'assicurato che lavora contemporaneamente.
Pertanto, con la nuova decisione STJ, ogni assicurato che ha svolto due lavori contemporaneamente e ha avuto la prestazione differita prima di giugno 2019 può avere diritto a richiedere una revisione. Questi sono alcuni di loro:
Questo processo può essere giudiziario o amministrativo, quindi è importante consultare un avvocato esperto (ogni caso deve essere analizzato individualmente). Gli interessati devono raccogliere tutta la loro documentazione e richiedere all'INSS di effettuare un'analisi del beneficio. Ricordando che l'ordine può essere effettuato tramite il sito web o l'app My INSS.
Pertanto, è necessario compilare i dati personali richiesti e formulare l'ordine. I principali documenti richiesti nella richiesta di riesame, oltre a RG e CPF, sono: