A causa del conflitto tra Russia e Ucraina, il 1° marzo è entrato in vigore il decreto che impedisce ai residenti in Russia di effettuare transazioni bancarie all'estero. In concomitanza con ciò, gli esportatori russi hanno dovuto convertire in rubli l'80% delle loro risorse ottenute in valute estere. Questa mossa è stata fatta come misura per frenare gli attacchi russi svalutando la valuta locale.
Nel tentativo di frenare la svalutazione della valuta russa, la Banca Centrale ha annunciato il 1° gennaio che raddoppierà il suo tasso di interesse di base, dal 9,5% al 20%. L'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno annunciato che escluderanno alcune banche russe dal sistema internazionale, una misura che avrà un impatto diretto sull'economia globale e sul Brasile.
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Un numero significativo di aziende ha annunciato che si ritirerà dall'Europa o interromperà la produzione, come è successo nel caso della Hyundai di San Pietroburgo, la seconda più grande di Mosca. Inoltre, il Regno Unito ha annunciato di aver inserito Sberbank, la più grande banca russa, nell'elenco delle entità oggetto di sanzioni.
In questo contesto di sanzioni economiche, Putin, il primo ministro Mikhail Mishustin, il ministro delle finanze Anton Siluanov, il Presidente della Banca Centrale Russa, Elvira Nabiullina, e il Direttore Generale di Sberbank, con lo scopo di discutere l'impatto di questi sanzioni. Secondo il primo ministro della Russia, le partenze delle società nei primi giorni di sanzioni è un atto legato alla pressione ragioni politiche e non economiche, dal momento che sostengono che la Russia ha “tutto il potenziale necessario per compensare il danno".
Tuttavia, i magnati russi esprimono pubblicamente il loro malcontento. Il creatore multimilionario del gigante dell'alluminio Rusal, Oleg Deripaska, ha dichiarato: “È una vera crisi e sono necessari veri esperti di crisi. Dobbiamo assolutamente cambiare la nostra politica economica e porre fine a tutto questo capitalismo di Stato”. Il consulente macroeconomico di Open Broker, Serguei Khestanov, ha affermato che mentre non ci sono sanzioni efficaci relative a Le esportazioni russe, in particolare petrolio e gas, non saranno catastrofi, anche se le persone a un certo punto sentiranno queste sanzioni. tempo.
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