Famiglie a basso reddito che non sono in grado di iscrivere il loro bambini in asili nido o scuole dell'infanzia pubbliche o convenzionate possono iniziare a ricevere un aiuto economico per l'iscrizione a istituti privati.
L'autorizzazione per i Comuni e il Distretto Federale alla creazione del beneficio è prevista dal disegno di legge del Senato (PLS) 466/2018, che potrà essere votato mercoledì prossimo (3) in Plenaria.
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Il testo aveva una richiesta urgente approvata dai senatori e sarebbe stato votato questo martedì (2), ma il voto è stato rinviato su richiesta del senatore Cid Gomes (PDT-CE). Ha chiesto più tempo per rivedere il progetto. La preoccupazione era che ci sarebbe stato un trasferimento di risorse dall'istruzione pubblica al settore privato.
L'autore del testo, il senatore José Serra (PSDB-SP), ha affermato che non era questa l'intenzione del testo.
“Non si tratta di trasferire risorse dall'istruzione pubblica al settore privato. Non ha niente a che fare. Si tratta di coprire le famiglie più povere”.
Secondo lui, nel 20% più povero della popolazione, un terzo dei bambini da zero a tre anni non ha asili nido. Serra sottolinea che questi primi anni sono decisivi per lo sviluppo dei bambini.
La relatrice, senatrice Rose de Freitas (Pode-ES), è d'accordo. Per lei, lo sviluppo cognitivo nella prima infanzia non può essere tralasciato. Il senatore ha anche spiegato che il progetto non genera spese obbligatorie, dà solo un'opzione ai sindaci, se possono concedere il beneficio.
Secondo il progetto, i sindaci e il governatore del DF sono autorizzati a creare il programma, purché vi siano risorse disponibili. L'aiuto sarà distribuito ai beneficiari di Bolsa Família che hanno figli da 0 a 5 anni e che non sono iscritti a unità didattiche pubbliche o convenzionate.
Potrebbero beneficiare del sussidio le famiglie i cui genitori non ricevono asili nido o aiuti prescolari dalle aziende per cui lavorano. Il valore dell'aiuto sarà determinato dal sindaco o dal governatore del DF. Non può consumare risorse già assegnate all'istruzione pubblica di base.
Inoltre, può essere riadattato annualmente dall'Indice nazionale esteso dei prezzi al consumo (IPCA). Il testo non lo rende obbligatorio, ma presenta solo la possibilità di riaggiustamento. Per mantenere l'aiuto, i genitori devono dimostrare la rata mensile del nido privato.
Il testo stabilisce anche che, in caso di mancanza di posti vacanti nelle unità educative pubbliche o associate per i bambini, i sistemi educativi dovranno rendere noti, ogni anno scolastico, via internet, i criteri adottati per la registrazione.