Vergogna!!!
STF mantiene l'assoluzione di 4 per la morte della matricola USP nel 1999
Nel 2006, STJ ha ordinato la sospensione del processo, ma il deputato ha presentato ricorso. Quattro sono stati accusati di aver ucciso un 22enne in una piscina USP.
6/6/2013 17:07 - Aggiornato il 6/6/2013 18:11
Di Mariana Oliveira
Da G1, a Brasilia
La Corte Suprema Federale (STF) ha confermato questo giovedì (6) l'assoluzione di quattro imputati per la morte della matricola dell'Università di San Paolo Edison Tsung Chi Hsueh, nel 1999.
Nel 2006, la Corte Superiore di Giustizia (STJ) ha deciso di sospendere l'azione per mancanza di prove. Con cinque voti contro tre, la Corte Suprema ha confermato la decisione e ha capito che l'STJ ha la competenza per bloccare un'azione penale prima che il giudice di primo grado analizzi il processo. La Procura della Repubblica potrà ancora interrogare la stessa Corte Suprema, ma è improbabile che l'intesa della plenaria venga modificata.
La decisione presa dall'STF nel caso della matricola ha ripercussioni generali e dovrebbe essere adottata in casi simili in altri tribunali.
Il giovane Edison Tsung Chi Hsueh, 22 anni, è annegato in una piscina universitaria dopo uno scherzo. La morte del giovane ha portato a una serie di cambiamenti e discussioni sul nonnismo nelle università.
Quattro veterani, ora medici, sono stati accusati dal Pubblico Ministero del delitto: Frederico Carlos Jaña Neto, Ari de Azevedo Marques Neto, Guilherme Novita Garcia e Luís Eduardo Passarelli Tirico, ma ha ottenuto una decisione favorevole dal STJ in 2006.
La Procura ha quindi presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che l'STJ ha violato la Costituzione togliendo alla giuria la possibilità di analizzare le prove a carico dell'imputato. L'assemblea plenaria della STF ha valutato, tuttavia, che, in assenza di elementi probatori, è possibile bloccare il processo prima dell'analisi di merito.