Sabato scorso (30), il McDonald's e il Wendy uscì vittorioso da una causa che li accusava di ingannare i clienti presumibilmente servendo hamburger più piccoli di quelli pubblicizzati.
Il giudice distrettuale Hector González ha emesso la sua decisione, nella quale ammette di non aver trovato prove a sostegno della tesi accusa secondo cui le catene di fast food fornivano hamburger di dimensioni inferiori a quelle specificate annunci.
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Il querelante, Justin Chimienti, non ha presentato prove sufficienti di aver visto la pubblicità del Big Mac di McDonald's o del Cheeseburger di Wendy's Bourbon Bacon prima di effettuare l'acquisto.
Chimienti ha sostenuto che le pubblicità di McDonald's e Wendy's raffiguravano snack di carne poco cotta perché gli hamburger si restringono di circa il 25% durante la cottura. Ha anche affermato che Wendy’s ha esagerato nella quantità di salse utilizzate nei suoi snack.
Chimienti ha basato la sua denuncia sulle informazioni di una stilista del cibo che affermava di aver lavorato per entrambe le catene di fast food.
(Immagine: divulgazione)
Questo professionista affermava che gli hamburger al sangue erano preferibili perché quelli completamente cotti sembravano visivamente meno attraenti, a causa della perdita di liquido che faceva restringere il cibo.
Il giudice del caso ha inoltre sostenuto che le società non avevano l'obbligo legale di vendere panini in conformità con la rappresentazione pubblicitaria. Tuttavia, i siti web delle aziende già informano sul peso e sulle calorie degli snack.
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