Per la prima volta, uno studio dell’Università della British Columbia ha associato farmaci ampiamente utilizzati per trattare l’obesità con a aumento del rischio di paralisi dello stomaco.
Lo studio ha rivelato che i pazienti corrono rischi elevati di pancreatite e di ostruzione intestinale, sebbene tali effetti fossero già elencati nei foglietti illustrativi di questi farmaci. medicinali.
Vedi altro
Gambe, perché ti voglio? Correre genera gli stessi effetti di...
Bere succo d'arancia a colazione può essere PERICOLOSO, avverte…
Questi risultati, recentemente pubblicati sul Journal of American Medical Association, attirano l'attenzione su a ulteriore preoccupazione: sono stati osservati effetti avversi in pazienti senza diabete, ma che stavano utilizzando i farmaci perdere peso.
Sono stati prescritti anche medicinali, inizialmente sviluppati per trattare il diabete di tipo 2, per aiutarlo perdita di peso.
La sua azione consiste nell'indurre la produzione di insulina, inibire la produzione di zucchero nel fegato e favorire il senso di sazietà.
Pertanto, svolgono un duplice ruolo: cercano di controllare i livelli di zucchero nel sangue nei diabetici e aiutano a ridurre il peso negli individui in sovrappeso.
Tuttavia, risultati recenti evidenziano la necessità di una valutazione più completa dei suoi effetti collaterali, soprattutto in relazione alle complicanze gastrointestinali.
La ricerca si è basata sulle prescrizioni di 16 milioni di pazienti negli Stati Uniti, a cui è stato prescritto uno dei due farmaci farmaci più popolari nella classe degli agonisti del GLP-1 – semaglutide e liraglutide – durante il periodo compreso tra 2006 e 2020.
Secondo i ricercatori, le persone che assumono tali farmaci curano il diabete di tipo 2 non sono stati inclusi, poiché la ricerca si è concentrata specificamente sui pazienti che li utilizzavano per perdere Peso.
(Immagine: divulgazione)
I ricercatori hanno condotto un'analisi delle cartelle cliniche dei pazienti per determinare quanti di essi hanno sviluppato problemi gastrointestinali, tra cui pancreatite, ostruzione della vescica, gastroparesi e biliare.
Le cartelle cliniche sono state poi confrontate con quelle di altri pazienti che utilizzavano il farmaco a base di bupropione-naltrexone, che appartiene ad un'altra classe di farmaci e viene utilizzato anch'esso perdita di peso.
I risultati hanno rivelato che i pazienti che assumevano farmaci della classe degli agonisti del GLP-1 avevano a rischio nove volte maggiore di sviluppare pancreatite rispetto a coloro che hanno utilizzato il medicinale bupropione-naltrexone.
La scoperta, quindi, indica un rischio significativamente elevato associato a questi farmaci per quanto riguarda quella specifica condizione.
Noi di Trezeme Digital comprendiamo l'importanza di una comunicazione efficace. Sappiamo che ogni parola conta, ecco perché ci impegniamo a fornire contenuti pertinenti, coinvolgenti e personalizzati per soddisfare le tue esigenze.