La scoperta di un antico murale in India ha incuriosito molte menti curiose, poiché raffigura l'immagine di una persona che cammina su un bicicletta.
Ciò che rende tutto ciò ancora più intrigante è il fatto che il murale risale ai secoli XIX e XII, quasi mille anni prima dell'invenzione della bicicletta come lo conosciamo.
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Il murale è stato creato durante il dominio dell'Impero Chola in India, un'epoca nota per i suoi notevoli contributi alla letteratura e all'architettura.
Finora non sono stati trovati documenti storici che colleghino gli imperatori dell'epoca all'invenzione o all'uso delle biciclette. Ciò ha sollevato la questione sulla data di origine di questo veicolo.
Alcune teorie del complotto suggeriscono che questo murale potrebbe essere la prova che il Indiani Andavano in bicicletta già molto prima che gli europei rivendicassero la loro invenzione nel 19° secolo.
La scoperta alimenta il dibattito e le speculazioni sulla storia della bicicletta e sulla sua possibile esistenza, in epoche molto più antiche rispetto alla documentazione storica tradizionalmente confermata.
La primitiva bicicletta, che diede origine a quelle conosciute oggi, è attribuita a Karl Von Drais, un barone tedesco che inventò l'oggetto nel 1817.
Il primo modello era costruito in legno e lavorato tramite impulsi dati dai piedi a terra, meglio conosciuto come “cavallino”.
(Immagine: Christophel Fine Art/Getty Images/Riproduzione)
L’invenzione, quindi, è avvenuta in un periodo storico di sfide in Europa, compresi i problemi con il trasporto alimentare.
Le prestazioni della bicicletta svolgono un ruolo importante nel superare tali avversità, fornendo una soluzione di mobilità più efficiente.
Vent'anni dopo la loro invenzione, nel 1839, i pedali furono introdotti da Kirkpatrick MacMillan, un fabbro scozzese.
La controversia che circonda l'immagine della bicicletta in un antico tempio trova una semplice spiegazione indiana.
Oftalmologo e ricercatore dilettante, R. Kalaikovan, rimase incuriosito dalla rappresentazione di una bicicletta in un antico tempio e decise di indagare ulteriormente sulla sua origine.
Durante le ricerche si è scoperto che il luogo in cui si trovava il murale è stato ristrutturato nel 1920.
Durante questo periodo, le biciclette erano una novità nella regione e potrebbero aver influenzato profondamente lo scultore responsabile del murale. L'impatto avrebbe motivato l'artista a rappresentare il nuovo mezzo di trasporto nel suo lavoro.
Pertanto, la rappresentazione delle biciclette nel murale non è un richiamo che esisteva molto tempo prima, ma piuttosto una testimonianza artistica dell’influenza delle innovazioni contemporanee nell’arte e nella cultura.
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