In una nuova ordinanza, pubblicata questo lunedì (23) nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione (DOU), il Ministero della Pubblica Istruzione (MEC) stabilisce nuove regole per analisi delle istanze amministrative “giudiziarie” (in corso di elaborazione in tribunale), al fine di aprire o ampliare posti vacanti nei corsi medicinale.
Per i casi di “giudizializzazione”, il documento MEC chiarisce che, per questi, verranno considerati i criteri di preselezione dei comuni, già esplicitati nel bando ( https://www.gov.br/mec/pt-br/media/edital-chamada-publica-cursos-medicina.pdf), che si occupa della selezione delle proposte di autorizzazione all'esercizio di corsi di medicina a livello nazionale.
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“I criteri sono stati stabiliti per conformarsi alla decisione preliminare emessa dal Tribunale Supremo Federale, del 7 agosto 2023, nell’Azione Diretta di Costituzionalità 81, che ha determinato la MEC il proseguimento delle richieste che sono andate oltre la fase di analisi documentale, ma dovranno comunque verificare il rispetto delle norme previste dalla Legge More Medici”, ha informato il MEC.
Per quanto riguarda la decisione sulla fattibilità dell'apertura di nuovi corsi e dell'aumento della disponibilità dei posti già disponibili esistenti, la Giunta chiarisce che si valuterà se il comune rientri tra quelli preselezionati nel bando di chiamata. “Quelli che si trovano tra i comuni selezionati proseguiranno nel processo di analisi normativa per aumentare i posti vacanti o aprire un nuovo corso”.
Altro criterio sottolineato nel bando riguarda l’offerta di indennizzi al Sistema Sanitario Unificato (SUS) da parte del soggetto promotore, nonché se vi sia un impegno da parte del dirigente sanitario locale, in senso di offrire all’istituzione di istruzione superiore la struttura di servizi, azioni e programmi sanitari necessari per l’attuazione e il funzionamento del corso di laurea in medicinale.
“Spetterà anche al MEC valutare la qualità del corso attraverso la valutazione sul posto, al fine di verificare se le infrastrutture sono adeguate, se vi è accesso a servizi sanitari, cliniche o ospedali con specialità di base essenziali per la formazione dello studente, l'esistenza di obiettivi per il personale docente a tempo pieno con master e dottorati e per il personale docente e tecnico in grado di sviluppare ricerca di buona qualità”, sottolinea il cartella.