Lo avverte un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Geoscience regioni tropicali di pianeta potrebbe diventare inabitabile per gli esseri umani se il riscaldamento globale non si limita a 1,5 gradi Celsius.
L’aumento delle temperature e dell’umidità minaccia di sottoporre una parte significativa della popolazione globale a condizioni potenzialmente letali.
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Lo studio, condotto dall'Università di Princeton negli Stati Uniti, evidenzia che il caldo estremo derivante il riscaldamento globale è una preoccupazione fondamentale per la crescita delle popolazioni nelle aree tropicali.
La capacità del corpo umano di regolare la temperatura dipende dalla temperatura dell'aria e dalle condizioni di umidità.
Esiste un limite critico di sopravvivenza, oltre il quale il corpo umano non può più controllare efficacemente i propri livelli termici.
Questo limite viene raggiunto quando il termometro a bulbo umido, che misura la temperatura più bassa raggiungibile solo dall'evaporazione dell'acqua, supera i 35 gradi Celsius.
(Immagine: Aly Song/Riproduzione)
Quando questo valore viene superato, il corpo umano perde la capacità di raffreddarsi attraverso l'evaporazione del sudore, rendendo le alte temperature pericolose e potenzialmente mortali.
O aumento della temperatura globale deve essere limitata a 1,5 gradi Celsius per evitare che le regioni tropicali superino questo limite critico.
Le regioni tropicali, che comprendono le aree intorno all'Equatore, ospitano gran parte della popolazione mondiale, come emerge dallo studio avverte che tali aree potrebbero sperimentare nei prossimi anni “eventi di caldo estremo” in grado di superare il “limite di sicurezza".
Il mondo si è già riscaldato di circa 1,1 gradi Celsius negli ultimi decenni, nonostante gli sforzi compiuti nell’ambito dell’Accordo di Parigi limitare l'aumento della temperatura a 1,5 gradi, gli scienziati avvertono che questo limite potrebbe essere superato in a decennio.
Ciò ha implicazioni significative per la popolazione mondiale, poiché circa il 40% di essa risiede nei paesi tropicali, un numero che si prevede crescerà fino a raggiungere la metà della popolazione mondiale entro il 2050.
Lo studio dell’Università di Princeton si è concentrato sulle regioni tropicali tra i 20 gradi a nord dell’Equatore e i 20 gradi a sud. Queste aree si trovano all'interno del territorio di paesi come:
Pakistan;
Libia;
India;
Cina;
NOI;
Brasile;
Madagascar;
Australia settentrionale.
La ricerca sottolinea l’urgenza di raggiungere gli obiettivi climatici globali per evitare un futuro potenzialmente inabitabile nelle regioni tropicali.