Un passo avanti nel percorso verso l’espansione dei finanziamenti per l’istruzione superiore pubblica. Così si può definire il disegno di legge approvato questo mercoledì (8) dalla Commissione Scienza e Tecnologia. Technology (CCT) del Senato Federale, redatto dalla senatrice Leila Barros (PDT-DF) e relatore dalla senatrice Damares Alves (Repubblicani-DF).
Secondo la decisione, la PL 3.817/2019 modifica la legge 8.958 del 1994, al fine di determinare che le fondazioni che sostengono gli istituti scientifici e tecnologici e gli istituti di istruzione superiore condividono parte delle loro entrate con gli istituti che supporto. Un'altra linea guida del progetto sarebbe l'esenzione dalle gare per l'appalto di servizi/prodotti, attraverso accordi o contratti tra le fondazioni sostenitrici e le istituzioni sostenute.
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Oltre a questi cambiamenti, la questione giuridica modifica anche la Legge sugli orientamenti e le basi dell’istruzione (LDB) – Legge 9.394, del 1996 – che autorizza l’Unione a finanziare gli istituti istituti di istruzione superiore statali, distrettuali e comunali per aumentare l'offerta di posti vacanti, aumentare la qualità dei corsi e dei programmi, nonché creare nuovi istituti insegnamento.
Per quanto riguarda la Legge sui Fondi Patrimoniali (Legge 13.800, del 2019), la PL approvata dalla CCT propone l'inclusione, tra le entrate di questi fondi, di risorse derivanti dallo sfruttamento dei brevetti e dalle cessioni da parte di fondazioni di sostegno e dalla cessione di diritti, nonché da organizzazioni concedenti gestori di fondi patrimoniali l'affitto, la vendita o la cessione onerosa di immobili (trasferimento di proprietà di un immobile posseduto da un ente pubblico, mediante pagamento). Un'altra decisione sarebbe quella di consentire il trasferimento non oneroso dei diritti di superficie (diritto di costruire e/o utilizzare la proprietà di un altro proprietario) ai fondi del patrimonio.
La sua proposta, secondo la valutazione della senatrice Leila, mira a creare condizioni effettive per l'esercizio dell'autonomia universitaria, prevista dalla Costituzione governo federale, al fine di ampliare le possibilità di ottenere entrate, sia attraverso fondi patrimoniali, fondazioni di sostegno o sfruttamento del patrimonio di ciascuno Università.
Per il relatore, invece, “la creazione di queste opportunità aggiuntive per generare risorse è di grande importanza per lo sviluppo scientifico e tecnologico nazionale, soprattutto nell'attuale momento di carenza di risorse pubbliche che le istituzioni educative e ricerca".
Tra le modifiche introdotte dal relatore al progetto, spicca l'eliminazione dell'obbligo dell'assistenza scientifica e Le aziende tecnologiche e di istruzione superiore condividono i ricavi derivanti dai brevetti o dai modelli di utilità con le agenzie di sviluppo, responsabili del finanziamento del suo sviluppo, come il CNPq (Consiglio Nazionale per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico) e il Finep (Finanziatore degli Studi e progetti).
“Tale condivisione obbligatoria delle entrate rappresenterebbe una riduzione di ciò che potrebbe essere ricevuto ricercatori inventori, da università o istituti di ricerca federali o dalle loro fondazioni”, ha aggiunto Damares.