“Stime della popolazione e censimento del 2020 – Sfide e lezioni apprese in tempi di pandemia” (Estimaciones de población y ronda censal 2020 – Desafíos y lecciones appresi in situazioni pandemiche, nell'originale spagnolo) è il tema del workshop internazionale promosso, nella sede di Rio de Janeiro, dall'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), iniziato martedì scorso (21) e terminato venerdì (24), con la partecipazione di paesi dell'America Latina, come Argentina, Uruguay, Cile, Ecuador, Guatemala, Paraguay, Perù e Repubblica Dominicana, i cui rappresentanti sono riuniti per scambiare informazioni ed esperienze sulla realizzazione del progetto Censimento 2020.
Ad aprire l'evento con una breve storia dell'IBGE – che esiste da quasi novant'anni – il presidente dell'istituto, Marcio Pochmann ha sottolineato che “l’IBGE è un’istituzione, nata negli anni ’30, responsabile della produzione di dati statistici e geografici brasiliani. Siamo al 13° Censimento Demografico e siamo orgogliosi di far parte di questa storia. Voglio quindi, a nome degli 11mila dipendenti dell'IBGE, che sta per compiere 90 anni, ringraziare tutti per la loro presenza e augurare loro un buon incontro”, ha sottolineato, in apertura dell'evento.
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Per quanto riguarda l'importanza del dibattito sulla proiezione della popolazione, il direttore della ricerca dell'IBGE, Cimar Azeredo, ha commentato il ruolo fondamentale del censimento nella proiezione della popolazione. “L'obiettivo di questo incontro è quello di creare uno scambio tra gli istituti di statistica in Brasile e altri paesi, inoltre trattare con ricercatori accademici e discutere le difficoltà nella produzione di statistiche in America Latina e nel censimento come a Tutto."
La vicedirettrice di Geoscienze dell'IBGE, Miriam Barbuda, ha commentato che la combinazione di ricerca geografica e statistica nello stesso istituto è servita a facilitare il lavoro svolto nel censimento. “Brasile e Messico sono gli unici posti dell’America Latina in cui geografia e statistica abbracciano la stessa istituzione. Questo è molto positivo perché siamo in grado di realizzare studi e supportare l'intero processo di censimento attraverso la mappatura del territorio, e allo stesso tempo identificare il modo migliore per produrre questa mappatura, in modo digitale. Siamo molto preoccupati per il mantenimento della struttura territoriale del Paese, composta da 5.565 comuni con relativa mappatura. È un lavoro molto grande”, ha analizzato il vicedirettore.
Riguardo ai repentini cambiamenti avvenuti nella società brasiliana, che hanno influenzato la valutazione degli scenari demografici, il direttore e professore dell'ENCE, Paulo Jannuzzi, ha sottolineato: “La mia percezione come ricercatore sul campo è che le proiezioni demografiche erano, in passato, più semplici, ma gli scenari tecnologici, economici, ambientali e politici lo erano è cambiato. Vedo che l’intelligenza artificiale, il cambiamento climatico e la rottura del consenso civile hanno un impatto significativo su tutti gli scenari demografici”.