IL Leggenda afro-cristiana del Negrinho do Pastoreio qui si raccontava molto nell'Ottocento, da tutti i brasiliani che difendevano la fine della schiavitù. Questa leggenda popolare brasiliana è ben nota soprattutto nella regione meridionale del paese.
Indice
Il sud del Brasile è pieno di misteri, coraggio e romanticismo, e il pastorello è una leggenda internazionale, in Uruguay, Argentina e Brasile, più precisamente a Rio Grande do Sul, la leggenda del pastorello riempie gli ascoltatori di pace e coraggio.
la leggenda di folklore brasiliano parla di uno schiavo orfano, soprannominato Negrinho, che, nonostante tutti i soprusi subiti, si è detto protetto dalla sua madrina: la Vergine Maria.
Fu trattato molto male dal mandriano, e una volta che dormì e perse il pascolo, per punizione l'uomo lo mise su un formicaio in modo che le formiche potessero mangiarlo.
Pochi giorni dopo il caposquadra tornò e trovò il ragazzo in piedi, senza lividi o segni, che ancora si toglieva alcune formiche dal viso. Secondo folklore brasiliano era al fianco della Vergine Maria.
Divenne una rappresentazione degli schiavi e dei contadini delle terre. Una tutela per i lavoratori.
La leggenda del Negrinho do Pastoreio ha vinto un film nel 1973, diretto da Antônio Augusto da Silva Fagundes.
È un dramma basato sul lavoro "Leggende del Sud" nel Simões Lopes Neto.
(Per motivi di copyright, non possiamo rendere disponibile il film qui per la visione).
Curiosità sulla leggenda: È considerato il protettore delle persone che hanno perso qualcosa: secondo la credenza, quando si perde qualcosa, basta chiedere al pastorello chi aiuta a ritrovare.
Vedi altro:
Schiavo, orfano, al quale non diedero né padrini né nome, il ragazzo apparteneva a un contadino ricco, crudele e arrogante. È stato maltrattato da tutti. Quando ha perso la mandria di cavalli del suo padrone, è stato picchiato senza pietà. Ma fu salvato dalla punizione crudele dalla madrina di tutti i diseredati, la Madonna.
Iscriviti alla nostra mailing list e ricevi interessanti informazioni e aggiornamenti nella tua casella di posta elettronica
Grazie per esserti iscritto.