Attività di interpretazione del testo, rivolto agli studenti della sesta classe della scuola elementare, sull'identificazione dei botos. Secondo il testo, la pinna dorsale del delfino può essere paragonata a un'impronta digitale. Sappiamo perché? Per farlo, leggi il curioso testo carta d'identità! Allora rispondi alle varie domande interpretative proposte!
Puoi scaricare questa attività di comprensione del testo in un modello Word modificabile, pronto per la stampa in PDF, così come l'attività completata.
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La pinna dorsale del delfino può essere paragonata a un'impronta digitale. Poiché la sua forma, dimensione e cicatrici variano da boto a botanico, gli scienziati possono usarlo per identificare ogni animale singolarmente, il che permette di seguirlo nel tempo e scoprire molto sul suo comportamento e modalità di vita.
Per questo motivo, gli scienziati cercano di fotografare ogni delfino che appare in una data regione, in particolare la sua pinna dorsale, per assemblare un catalogo di fotografie degli animali avvistati. Quindi, quando un boto appare nel posto, puoi dire se è nuovo lì o no. Nel catalogo ad ogni animale viene assegnato un codice, come un nome o un numero.
Conosciuto come identificazione con foto, questo metodo ha un grande vantaggio: consente agli scienziati di lavorare esclusivamente con i segni naturali degli animali, senza doverli catturare o segnare con tatuaggi o piastrine numerato. Attualmente è utilizzato nello studio di molte specie di mammiferi marini, come la balena franca, la megattera e l'orca. Con esso è possibile scoprire, nel caso delle focene, ad esempio, quanti animali ci sono nella regione, se sono sempre le stesse persone che frequentano il locale, quali sono i loro spostamenti e quali sono le associazioni tra essi.
Rivista “Ciência Hoje das Crianças”. Edizione 285. Disponibile in: .
Domanda 1 - Nel passaggio “[…] gli scienziati possono usarlo per identificare ogni animale individualmente […]”, il termine “la” si riferisce a:
( ) alla pinna dorsale del delfino.
( ) all'impronta digitale del boto.
( ) alla forma del boto.
Domanda 2 - In “[…] che ci permette di seguirlo nel tempo e di scoprire molto sul suo comportamento e modo di vivere.”, spiega l'autore del testo:
( ) la causa di identificazione di ciascun boto.
( ) lo scopo di identificare ciascun bot.
( ) la conseguenza dell'identificazione di ciascun boto.
Domanda 3 - Rileggi questa parte del testo:
“Noto come identificazione con foto, questo metodo ha un grande vantaggio: permette agli scienziati di lavorare esclusivamente con i segni naturali degli animali […]”
In questa parte del testo la parola sottolineata esprime:
( ) il modo in cui la fotoidentificazione consente agli scienziati di lavorare.
( ) il tempo in cui la fotoidentificazione consente agli scienziati di lavorare.
( ) l'intensità con cui la fotoidentificazione consente agli scienziati di lavorare.
Domanda 4 - Nel segmento “[…] è utilizzato nello studio di molte specie di mammiferi marini, come la balena franca, la megattera e l'orca.”, il termine “come” introduce:
( ) una conclusione.
( ) un paragone.
( ) un esempio.
Domanda 5 - La preghiera “[…] quanti animali ci sono nella regione […]” potrebbe essere scritta così:
( ) “[…] quanti animali ci sono nella regione […]”
( ) “[…] quanti animali ci sono nella regione […]”
( ) “[…] quanti animali ci sono (o “esistono”) nella regione […]”
Domanda 6 – Nel frammento “[…] quali sono i tuoi spostamenti […]”, il pronome “tuo” riprende “il botos”, esprimendo l'idea di:
( ) posto.
( ) possesso.
( ) indeterminatezza.
Domanda 7 – Il testo è scritto in una lingua:
( ) didattico.
( ) scientifico.
( ) giornalistico.
Domanda 8 – Si può concludere che il testo letto ha come oggetto:
( ) le abitudini dei botos.
( ) l'identificazione dei botos.
( ) le caratteristiche dei botos.
Per Denyse Lage Fonseca
Laureato in Lingue e specialista in didattica a distanza.
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