O Googlesta affrontando una situazione delicata a Hong Kong. Secondo la compagnia, le autorità locali stanno cercando di censurare un popolare inno democratico.
Questa disputa ad alto rischio solleva la speculazione che il Search Giant potrebbe chiudere completamente le sue operazioni nella città-stato asiatica.
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Il Dipartimento di Giustizia di Hong Kong chiede un'ingiunzione del tribunale per vietare alle società Internet, tra cui Google, di trasmettere o distribuire la canzone di protesta intitolata "Gloria a Hong Kong". Inoltre, il governo chiede la rimozione di 32 video di YouTube con l'inno.
Nel 2020 il governo della Cina, il Paese che controlla indirettamente Hong Kong, ha varato una legge sulla sicurezza legge nazionale che concedeva ampi poteri al Partito Comunista Cinese per sopprimere qualsiasi forma di protesta.
In questo contesto, la situazione con Google è considerata un tentativo molto aggressivo di censurare i contenuti politici sulle piattaforme tecnologiche statunitensi.
Xiaomeng Lu, capo della pratica di geotecnologia di Eurasia Group, afferma che è "molto probabile" che Google si ritirerà da Hong Kong nel prossimo futuro.
Sostiene che la controversia legale tra le parti sta seguendo lo stesso schema che ha portato il motore di ricerca a lasciare la Cina continentale nel 2010.
L'Alta corte di Hong Kong ha fissato un'udienza per il 21 luglio per esaminare la richiesta del governo. Se concesso, indebolirebbe la posizione di Google in città, dove i funzionari pro-Pechino hanno criticato la società per aver consentito la visualizzazione di "Gloria a Hong Kong" come risultato di ricerca.
Molti ritengono che questa azione potrebbe aprire la strada a misure simili nei confronti di altre società tecnologiche statunitensi. Stati Uniti d'America, con l'obiettivo di censurare il suo contenuto. Ciò potrebbe aumentare la tensione tra i due paesi, che hanno disaccordi di lunga data.
I funzionari di Hong Kong sostengono che il testo di "Glory to Hong Kong" sostenga la "secessione". Google ha risposto affermando che non controlla manualmente i risultati di ricerca e non rimuoverà i risultati dal Web a meno che non vi siano ragioni specifiche delineate nella sua politica globale.
Alcuni esperti sostengono che Hong Kong sia un mercato troppo prezioso perché le operazioni asiatiche di Google vengano abbandonate in questo modo. Tuttavia, la società ha mostrato segni di esitazione ad operare nella regione, forse preoccupata di violare la legge sulla sicurezza nazionale.
Oltre a Google, altre società occidentali devono affrontare pressioni di censura a Hong Kong. Di recente, le versioni popolari di "Glory to Hong Kong" sono scomparse dalle classifiche di iTunes di Apple e sono diventate inaccessibili su Facebook e Instagram. UN musicaè stato anche brevemente rimosso dalla piattaforma Spotify.
Finora Google, YouTube, Twitter, Facebook e Instagram sono ancora disponibili a Hong Kong, ma ci sono molte incertezze sul futuro delle reti nella regione.