L'amnistia è stata istituita dal Congresso nazionale, questione già prevista nel PLC 96/2018, ovvero l'indulto per multe e infrazioni comminate alle imprese per aver ritardato le consegne della riscossione FGT e informazioni sulla sicurezza sociale (GFIP). PLC 96/2018 è un progetto che è stato approvato dai parlamentari, ma subito dopo ha ricevuto il veto del presidente Jair Bolsonaro (veto 71/2021). Per ripristinare l'amnistia, martedì 5 luglio senatori e deputati federali hanno ribaltato il veto presidenziale.
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Nella votazione svoltasi alla Camera, 414 deputati si sono dichiarati favorevoli al rovesciamento del veto. Al Senato abbiamo registrato un record di 69 voti a favore del rovesciamento. Ora, PLC 96/2018 può essere trasformato in legge.
Questo progetto è stato ideato dal deputato federale Laercio Oliveira (PP-SE), avviato attraverso il corso dell'azione alla Camera, poi analizzato dal Senato e restituito alla Camera, dove è stato approvato. Poco dopo la vicenda finì per essere rinviata a sanzione dalla Presidenza della Repubblica. Bolsonaro, però, ha finito per respingere del tutto il testo, sostenendo che fosse contrario all'interesse pubblico.
All'inizio, la proposta era limitata al periodo dal 2009 al 2013. Dopo l'approvazione del sostituto, poi, l'amnistia è stata estesa alle sanzioni che erano state applicate fino alla data di applicazione della futura legge.
Tale misura, infine, non comporterà la restituzione delle somme già versate. Il condono si applicherà solo ai casi che non sono tenuti ad avere pagamenti dal Fondo TFR (FGTS).
Geografo e pseudo scrittore (o meno), ho 23 anni, del Rio Grande do Sul, amante della settima arte e di tutto ciò che riguarda la comunicazione.