Che tu ci creda o no, un uomo d'affari russo di nome Alex Konanykhin ha pubblicato sui suoi social network, LinkedIn, un'offerta una ricompensa dell'importo di 1 milione di dollari USA per l'individuo che riesce a catturare, nientemeno che, Vladimir Putin. La pubblicazione accompagnava una foto con la descrizione "Ricercato vivo o morto".
"Assegnerò $ 1.000.000 all'ufficiale che è istruito e autorizzato dalla responsabilità costituzionale, imprigionare Putin come prigioniero di guerra ai sensi del diritto russo e internazionale”, il uomo d'affari.
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Tuttavia, dopo un certo periodo questa pubblicazione è stata cancellata dal profilo di Alex Konanykhin, ex banchiere e politico dell'ex presidente Boris Eltsin. Tuttavia, parlando di nuovo, chiarisce che Putin non è il presidente della Russia, solo lui è dov'è ora perché ha assassinato i suoi oppositori ed eliminato le libere elezioni in violazione del Costituzione.
Imprenditore ed ex banchiere, la sua carriera è iniziata quando ha creato una banca privata alla fine del regime comunista. Tuttavia, nel 1992, è diventato la persona più ricca del paese, ma insieme a sua moglie hanno lasciato la Russia. Qualche tempo dopo è stato concesso loro asilo politico negli Stati Uniti.
Nel 1996 è stato arrestato negli Stati Uniti con l'accusa di appropriazione indebita di 8 milioni di dollari dalla Russian Exchange Bank. Durante questo periodo, la sua testimonianza accennò all'idea di essere stato costretto dagli impiegati di banca a commettere il reato.
Secondo la Corte Penale Internazionale (CPI) la Russia sarà indagata per presunti crimini di guerra commessi dopo l'invasione dell'Ucraina.
Il procuratore capo dell'ICC Karim Khan ha dichiarato di credere in “presunti crimini di guerra e crimini contro l'umanità sono stati giustiziati in Ucraina” e che sarà avviata un'indagine sugli atteggiamenti russi velocemente.
L'indagine è iniziata dopo che 39 paesi aderenti allo Statuto di Roma hanno inviato alla Corte penale internazionale una richiesta di apertura di un'indagine. A seguito della notizia rilasciata pochi giorni dopo che munizioni a grappolo estremamente vietate hanno ucciso un bambino e due civili in una scuola materna a Okhtyrka, in Ucraina.
Dalle parole del procuratore della CPI emerge chiaramente la possibilità di ritenere che durante il conflitto siano avvenuti crimini di guerra.
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