Il presidente dell'Unione delle imprese che forniscono servizi a terzi e lavoro temporaneo di San Paolo, Vander Morales, ha sottolineato l'importanza di questa data, poiché è il terzo miglior periodo dell'anno per assumere temporaneo.
“Lavoro temporaneo, oltre che necessario per far fronte all'aumento del movimento commerciale in questo periodo dell'anno, contribuisce anche alla riduzione della disoccupazione e alla circolazione del denaro nel economia. L'organico dell'azienda è snello e, nei picchi stagionali di produzione e vendita, come accade a Pasqua, il lavoro interinale è la soluzione per ricomporre questa forza lavoro ed evadere gli ordini. La possibilità di essere assunto esiste per quel professionista che si distingue e, anche così, dipenderà dal combinazione di due fattori determinanti: la competenza del lavoratore e l'esigenza dell'appaltatore", affermare.
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Il presidente di Sindeprestem afferma che, anche se lo scenario economico risente degli effetti della pandemia e della guerra tra Russia e Ucraina, il richiamo della Pasqua è fortissimo per i precari. “Viviamo in un periodo di incertezza economica causata da diversi fattori esterni ed interni, ma la tradizione pasquale è quella di fare regali con cioccolatini. I consumatori dovrebbero anche spendere meno, ma non smetteranno di fare i loro acquisti”, valuta.
Si stima che circa 14.000 posti vacanti siano stimati dall'Associazione brasiliana delle società di servizi in outsourcing e Lavoro Temporaneo (Asserttem) e che sono distribuiti, soprattutto, per la produzione di cioccolato e nel vedere al dettaglio.
Il contratto a tempo determinato mira a soddisfare un'esigenza temporanea del datore di lavoro, senza necessariamente costituire un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. “In questo modello di appalto è richiesta la presenza di una società e/o agenzia intermediaria, che fungerà da intermediario nel processo di appalto. Questa società metterà la sua forza lavoro a disposizione di altre società, facilitando la selezione e l'ammissione di questi dipendenti”, sottolinea Vander Morales.
La natura dei contratti di lavoro a tempo determinato è transitoria ei termini non possono essere superiori a 180 giorni con possibilità di proroga fino a 90 giorni. Al di sopra di questo periodo, la natura diventa indeterminata. “Un'altra regola importante da chiarire è che il lavoratore interinale che soddisfa i termini previsti di 180 giorni e 90 giorni (proroga) può essere messi a disposizione dello stesso prestatore di servizi con un nuovo contratto a tempo determinato, novanta giorni dopo la scadenza del precedente contratto", ha affermato il presidente della Sindeprestem. (Accessorio)
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