Nel programma "Sem Filter" di UOL, la storia di a donna e madre, 29 anni, che ha affrontato una dura realtà. Josiane Lima, nel pieno della sua giovinezza, affronta la perdita della custodia del figlio di dieci mesi.
La decisione del tribunale si basava sull'accusa che la sua routine lavorativa come assistente di volo fosse "difficile". Tuttavia, Josiane sottolinea che non era nemmeno tornata alle attività di volo quando è stata presa la decisione.
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Attualmente, la custodia provvisoria del bambino è al padre, e questo delicato caso è stato accompagnato dalla giustizia a Maringá, Paraná. La madre ha espresso l'intenzione di impugnare la decisione, alla ricerca di una soluzione che le permetta di continuare a vivere insieme e crescere il figlio.
È indignata per la situazione, soprattutto perché il padre del bambino ha scelto di lasciare il bambino alle cure di un asilo nido durante il giorno in modo che potesse lavorare.
Secondo la determinazione del giudice, Josiane è autorizzata a vedere il bambino solo per tre ore al giorno, a fine settimana alterni. In queste occasioni, nei giorni liberi, si impegna a prendere il bambino all'asilo nido ea sfruttare al massimo il tempo concesso.
Josiane sottolinea che la sua lotta è diretta esclusivamente alla decisione della giustizia e non è diretta al padre del bambino. Per la giustizia, la madre lavora troppo.
Nella decisione del 2° tribunale per la famiglia e la successione del Paraná, l'argomentazione citata è che la madre, Josiane, “ha una routine di lavoro delicato”, e, per questo, “non è possibile capire che potrà assumersi la responsabilità del figlio ogni giorni".
Questo argomento ha giustificato la decisione che l'affidamento provvisorio del bambino è stato dato al padre. Josiane ha espresso che prenderebbe in considerazione di cambiare professione senza esitazione per ottenere la custodia di suo figlio.
Tuttavia, ha sottolineato che i benefici e gli stipendi maturati dalla sua carriera decennale sono essenziali per il benessere del bambino, compresa l'assistenza all'infanzia e l'assicurazione sanitaria.
(Immagine: divulgazione)
Ha sottolineato l'ingiustizia di essere discriminata per la sua professione nel 21 ° secolo e si è chiesta se solo alcuni lavori possono svolgere il ruolo di una madre, quando vogliono stare con i loro figli in tempo integrante.
Il principale responsabile del caso ha affermato che anche diverse professioni, come infermieri e medici che lavorano su chiamata, sono degne e meritevoli di avere la custodia dei bambini.
Sotto il pregiudizio legale, per l'avvocato Ana Lúcia Dias, la sentenza può essere interpretata come una punizione per la donna, configurando una forma di violenza di genere.
Ana Lúcia sostiene che a madre non dovrebbe perdere l'affidamento del bambino semplicemente per aver agito come assistente di volo, a meno che il padre non sia sempre disponibile per la completa cura del bambino. Secondo lei, la decisione del giudice è considerata violenta in questo contesto.
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