Recentemente, un articolo pubblicato sulla rinomata rivista Nature si è occupato della ricostruzione di un cranio di Erittico americano, animali estinti che appartenevano alla classe dei Placodermi.
Si tratta di un gruppo primitivo di vertebrati acquatici vissuti durante il periodo devoniano. Il suo nome deriva dal greco e significa “pelle nei piatti”, caratteristica distintiva di questo gruppo di pescare che aveva placche ossee.
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Queste piastre servivano come armatura esterna che proteggeva i loro corpi. Voi Eritticoamericano Erano membri notevoli dei Placodermi, con caratteristiche distintive che li rendevano affascinanti oggetti di studio in paleontologia.
Sono stati trovati nei sedimenti devoniani del Nord America, in particolare negli Stati Uniti e in Canada, da cui il loro nome scientifico.
La ricostruzione è stata effettuata da ricercatori dell'Università di Birmingham a Leiden, Paesi Bassi. Questi ricercatori provengono dal Centro per la Biodiversità Naturalis e contavano anche sul Museo di Storia Naturale per raggiungere questo obiettivo.
La ricerca è stata finanziata dal Leverhulme Trust e rivela che questo antenato del pesce senza mascelle, scoperto in antichi strati geologici in Colorado, Stati Uniti, presenta un'eccezionalità distinto.
È notevolmente diversa da qualsiasi altro esemplare registrato. Questa scoperta colma una lacuna cruciale nella storia dell’evoluzione dei vertebrati, che abbraccia circa 100 milioni di anni.
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La ricostruzione è stata resa possibile utilizzando una tecnica a raggi X avanzata, che consente una rappresentazione 3D dettagliata.
Le radiografie di questo antico pesce senza mascella rivelano il più antico esempio conosciuto di teschio con cartilagine interna, caratteristica distintiva che lo differenzia da qualsiasi altro vertebrato documentato fino al tempo.
Per la prima volta è stata effettuata una ricostruzione completa di questo esemplare, raccolto negli anni '40, sebbene la sua la descrizione originale è datata agli anni '60 ed è conservata nella collezione del Field Museum of Natural History di Milano Chicago.
Questo intrigante pesce antico è notevole per la sua caratteristica struttura cerebrale, protetta da cartilagine indipendente, differenziandosi così dai pesci moderni, che hanno ossa o cartilagine solide, sia quelli dotati di mascelle che quelli muniti di mascelle non ha.
In questo senso, il dottor Ivan Sansom, docente di Paleobiologia presso l'Università di Birmingham e autore dell'articolo, ha espresso grande entusiasmo per queste scoperte. Ne ha sottolineato il potenziale per far progredire precocemente la comprensione della prima fase di protezione del cervello vertebrati.
Inoltre, il ricercatore post-dottorato in Paleobiologia presso il Naturalis Biodiversity Center e anche coautore dello studio, Richard Dearden, ha aggiunto che, inizialmente, Erittico Potrebbe non essere il fossile esteticamente più gradevole.
Tuttavia, grazie all'applicazione delle moderne tecniche di imaging, è stato possibile identificare qualcosa di veramente notevole: il più antico fossile tridimensionale che rappresenta la testa di un vertebrato.
In quanto tale, ciò colma una lacuna significativa nella conoscenza dell’evoluzione cranica di tutti i vertebrati, compreso l’uomo.
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