Questa settimana, la Camera dei Deputati ha approvato il nuovo quadro giuridico per le garanzie, che promuove cambiamenti significativi nel modo in cui i beni, come immobili e veicoli, vengono utilizzati come garanzie in prestiti.
Uno dei principali cambiamenti è rendere più semplice per le banche rientrare in possesso dei veicoli in situazioni di default. Inoltre, il progetto autorizza un immobile da utilizzare come garanzia in molteplici operazioni di credito.
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Sebbene provenga dall’amministrazione dell’ex presidente Jair Bolsonaro, la proposta è sostenuta anche dal team economico dell’attuale presidente Luiz Inácio Lula da Silva.
Il progetto è in linea con le misure annunciate dal Ministero delle Finanze, che mirano a rilanciare il mercato del credito nel paese.
Con l’attuazione di questo traguardo, si prevede che il rafforzamento dell’uso delle garanzie possa comportare una riduzione tassi di interesse da parte degli istituti finanziari e, di conseguenza, nell’espansione dell’offerta di credito. La validità della legislazione, tuttavia, attende ancora l'approvazione presidenziale.
Un recente studio di Febraban colloca il Brasile in una posizione sfavorevole per quanto riguarda il recupero delle garanzie, essendo il paese che sostiene i costi più lunghi e più lunghi in questo processo. Secondo la ricerca:
Inoltre, l'Istituto Brasiliano per la Protezione dei Consumatori (Idec) aveva avvertito, a luglio, che il nuovo Quadro di Garanzia potrebbe aumentare il debito delle famiglie brasiliane.
Il nuovo testo legislativo sull'utilizzo dei veicoli come garanzia apporta significative modifiche alle procedure di recupero in caso di default.
Ora i creditori hanno la possibilità di procedere al recupero senza bisogno di intervento giudiziale, e possono svolgere questo processo sia presso gli studi notarili che presso gli uffici locali del traffico.
Lo chiarisce Paulo Noman, presidente dell'Associazione nazionale delle società finanziarie delle case automobilistiche (Anef). che, sebbene ogni banca abbia le sue regole specifiche, generalmente il procedimento giudiziario per riprenderlo veicoli il pegno, secondo la normativa vigente, decorre 120 giorni dall'inadempienza.
Con la nuova normativa che esenta il procedimento giudiziario per il recupero dei veicoli finanziati in caso di inadempienza, l' Il presidente dell'Associazione nazionale delle società finanziarie delle case automobilistiche (Anef) prevede una risoluzione “molto più rapida” di questi problemi casi.
Anche se non è stato specificato il momento esatto per accelerare la procedura, il ricorso agli studi notarili e a Detrans dovrebbe rappresentare un progresso significativo nell'efficienza di questo processo.
Marcos Pinto, segretario per le riforme economiche presso il Ministero delle Finanze, ha riconosciuto i problemi preesistenti nel recupero delle auto finanziate.
Sottolinea che, a causa delle difficoltà attuali, i buoni pagatori finiscono, indirettamente, per sostenere i costi di coloro che non onorano i propri impegni. Questo fatto si traduce in tassi di interesse più elevati per tutti.
La risoluzione completa di questo processo, che culmina con il recupero del veicolo per inadempienza, può richiedere da un anno a un anno e mezzo.