Un team internazionale di scienziati ne ha rilevato le prove la più grande tempesta solare già documentato. Questi risultati sono arrivati attraverso l’analisi degli anelli degli alberi antichi nelle regioni delle Alpi francesi.
I dati ottenuti dalla ricerca sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Philosophical Transactions A: Mathematical, Physical and Engineering Sciences.
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Questi anelli hanno rivelato un aumento significativo dei livelli di radiocarbonio risalente a circa 14.300 anni fa. In quest’epoca, il mondo stava attraversando un periodo geologico conosciuta come la fine del periodo Pleistocene.
(Immagine: Shutterstock/riproduzione)
Questa fu una delle ultime fasi dell'ultima era glaciale. C'erano, quindi, una serie di caratteristiche distinte in termini di clima, geografia e vita sulla Terra.
Se questo evento dovesse verificarsi oggi, avrebbe conseguenze devastanti, con il potenziale di rendere il sistemi di telecomunicazione e satelliti, provocando blackout su vasta scala nella rete elettrica e generando perdite miliardari.
Gli scienziati hanno analizzato gli anelli di alberi sulle sponde erose del fiume Drouzet, classificate come subfossili a causa del processo di fossilizzazione incompleto.
I ricercatori indicano che questo aumento del radiocarbonio potrebbe essere stato causato da una vasta tempesta solare, che potenzialmente ha rilasciato grandi quantità di particelle energetiche nell’atmosfera.
Questa deduzione è stata ottenuta confrontando l'aumento dei livelli di radiocarbonio con le misurazioni del berillio, un elemento chimico presente nelle carote di ghiaccio della Groenlandia.
Secondo Edouard Bard, professore di Clima ed Evoluzione Oceanica al Collège de France e autore principale dello studio, Il radiocarbonio viene costantemente generato nell'atmosfera superiore della Terra attraverso una sequenza di reazioni avviate dai fulmini cosmico.
Recentemente, gli scienziati hanno scoperto che anche eventi solari estremi come i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale possono esserlo causare esplosioni di breve durata di particelle energetiche, con conseguenti picchi sostanziali nella produzione di radiocarbonio nel giro di poco tempo un anno.
Attraverso la tecnica della dendrocronologia, utilizzando gli anelli degli alberi, gli scienziati hanno costruito una sequenza temporale che ha fornito preziose informazioni sui cambiamenti ambientali avvenuti nel passato.
Di conseguenza, ciò ha consentito la misurazione dei livelli di radiocarbonio durante un periodo precedentemente inesplorato di intensa attività solare.
Attualmente, le tempeste solari estreme possono innescare gravi blackout, causare danni persistenti ai satelliti e comportare gravi rischi di esposizione alle radiazioni per gli astronauti.
Questa valutazione è evidenziata da Tim Heaton, professore di Statistica applicata alla Scuola di Matematica dell'Università di Leeds, nel Regno Unito, che ha partecipato allo studio.
Infine, i ricercatori hanno identificato una tempesta solare avvenuta 14.300 anni fa, più intensa di eventi conosciuti, come gli Eventi Miyake avvenuti nel 993 d. W. e 774 d. W. e ancora più intenso del famoso Evento Carrington del 1859.
Tuttavia, c’è ancora molto da imparare sul comportamento solare e su come prevenire tempeste solari così estreme. ma l’analisi del radiocarbonio è uno strumento prezioso per comprendere la storia della Terra e gestirne il futuro graffi.
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