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Un nuovo studio, condotto da Nova Escola, in collaborazione con l'Istituto Ame Sua Mente, ha portato alla luce dati preoccupanti sulla sicurezza degli educatori nell'ambiente scolastico.
Secondo l'indagine, condotta durante tutto l'anno, circa 8 educatori su 10 hanno affrontato situazioni di aggressione nelle loro scuole nel 2023.
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Questo indice rappresenta un aumento del 20% rispetto ai numeri registrati l’anno precedente, causando preoccupazione per il benessere degli educatori in Brasile.
Tra le varie forme di aggressione denunciate, la violenza verbale è emersa come la più ricorrente, colpendo il 76,1% dei partecipanti allo studio.
La violenza psicologica o morale è stata la seconda più diffusa, colpendo circa il 41,5% degli intervistati. Ciò include minacce, insulti, voci e altre forme di intimidazione.
Rodrigo Bressan, presidente dell'Instituto Ame Sua Mente, ha commentato alla CNN Rádio, sul programma della CNN Istruzione, che l'ambiente di violenza è cresciuto dal ritorno alle attività scolastiche dopo il pandemia.
Bressan ha inoltre sottolineato che, nonostante questo aumento, i tassi erano già allarmanti già prima della crisi sanitaria, cosa che si sperimentava già quotidianamente in Scuole brasiliane.
Egli ha osservato che gli eventi violenti verificatisi all'inizio dell'anno hanno ulteriormente aggravato la situazione, provocando episodi di maggiore intensità e gravità.
Lo psichiatra ha spiegato che la scuola è un luogo pensato per mediare i conflitti e formare cittadini che sappiano rispettarsi a vicenda e confrontarsi con le figure autoritarie.
Il rientro post-pandemia ha evidenziato le difficoltà incontrate dagli studenti nel riadattarsi ad attività, quali rimanere in classe, sostenere le prove e interagire con i colleghi, creando un clima di tensione e insoddisfazione da parte degli studenti. insegnanti.
Bressan difende l’urgenza di un approccio incentrato sulla salute mentale nelle scuole, sia pubbliche che private.
Ha sottolineato che il primo passo è riconoscere il problema e il secondo è agire in modo proattivo, promuovendo conversazioni aperte tra studenti e insegnanti.
Ha inoltre sottolineato l'importanza di sviluppare strategie per affrontare situazioni delicate, come i casi di autolesionismo tra gli studenti.
La ricerca, realizzata attraverso la piattaforma Typeform e intervistando 2.752 educatori, si è svolta durante il mese di luglio, riafferma la necessità di affrontare le questioni relative alla sicurezza e alla salute mentale nell’ambiente scuola.