Con l'obiettivo di "togliere il Paese dalla mappa della fame", il Ministero della Scienza, Tecnologia e Innovazione (MDIC) intende investire 500 milioni di R$ nella ricerca nel campo della sicurezza alimentare entro il 2026. L'annuncio è stato dato, martedì (24), dal ministro Luciana Santos, nel corso della I Conferenza Libera Ricerca Nazionale sulla Sovranità e sulla Sicurezza Alimentare e Nutrizionale (CNLSSAN-Indagine), in Brasilia.
Luciana, sottolineando l'importanza degli sforzi dell'Esecutivo per eliminare il Brasile dalla “mappa della fame”, ha sottolineato il ruolo fondamentale dei ricercatori e della scienza stessa, nell’affrontare questa sfida atavica della società Brasiliano.
Vedi altro
Apple aumenta i prezzi per Apple TV+ e altri servizi in Brasile; vedere il…
L’IBGE sottolinea che il Brasile ospita 2,1 milioni di lavoratori ogni…
“Con queste risorse investiremo nello sviluppo di soluzioni sostenibili per combattere la fame e la povertà, tra cui: strutturare accordi di produzione locale e promuovere nuove tecnologie per aumentare la produttività agricola familiare. Vogliamo quindi aumentare la generazione di lavoro e reddito in diverse regioni, considerando la diversità dei biomi e dei sistemi alimentari. produzione”, ha affermato il titolare del dipartimento, ricordando che una parte sostanziale del cibo che arriva sulle tavole brasiliane proviene dall'agricoltura familiare.
Incluso nel Programma MCTI di scienza, tecnologia e innovazione per la sicurezza alimentare, l’eliminazione della fame e l’inclusione socioproduttiva, Le risorse annunciate provengono dal Fondo nazionale per lo sviluppo scientifico e tecnologico (FNDCT), il cui programma d'azione sarà portato avanti da Finep e CNPq soprattutto attraverso bandi pubblici, nei quali ci si aspetta che il primo venga realizzato, anche quest'anno.
Ricordando quelli che ha definito “i progressi ottenuti durante i precedenti governi del presidente Lula, negli ultimi anni”, la ministra capisce che l’ultimo governo sarebbe stato responsabile dello “smantellamento delle politiche di lotta all’insicurezza alimentare e della rete di protezione sociale, che ha comportato un aumento povertà".
“Popolazione di un paese” – Secondo una diagnosi della Rete di ricerca brasiliana sulla sovranità e sicurezza alimentare e Nutrizionale, organizzatore del convegno, 33 milioni di brasiliani vivono oggi in una situazione di insicurezza nutrire.
“Vorrei cogliere l’occasione per riconoscere e ringraziare il lavoro della Rete e il coraggio di tanti ricercatori che non hanno lasciato produrre studi e indagini durante il blackout dei dati che il nostro Paese ha subito nel precedente ciclo politico. Oggi, sotto la guida del presidente Lula, siamo impegnati a ricostruire il Brasile”, ha sottolineato Luciana, aggiungendo che la lotta alla fame è tornata ad essere una priorità nel Paese. Ad esempio, ha citato misure come il ripristino del Consiglio nazionale per la sicurezza alimentare e nutrizionale (Consea) e il lancio del Piano Brasile senza fame.