Il Brasile sta attraversando una sequenza di mesi che ha costantemente interrotto la sua registrazioni della temperatura massima. Con il nuovo ondata di caldo che si intensificherà da questo fine settimana in poi, novembre arriva con il potenziale per diventare il mese più caldo dell'anno, battendo anche i record storici.
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Tuttavia, la situazione che il Brasile si trova ad affrontare non è normale, essendo parte di una delle conseguenze del riscaldamento accelerato del pianeta. Mentre le condizioni hanno causato cambiamenti climatici, gli esperti in materia sono in allerta per l’accelerazione dei cambiamenti.
Relativamente al mese di ottobre le temperature sono state ben al di sopra dello standard previsto, raggiungendo livelli mai raggiunti prima. I luoghi più colpiti sono stati il Cerrado e il Pantanal, attirando l'attenzione degli esperti internazionali. Il mese di ottobre si è quindi concluso con temperature di 6°C superiori alla media storica in quasi la metà del Paese.
Le temperature massime hanno cominciato a raggiungere livelli record a partire da giugno, per poi essere costantemente superate fino a novembre. Per quattro mesi consecutivi si sono raggiunte temperature record, questo fatto è un fatto sorprendente per la comunità scientifica e dovrebbe essere motivo di preoccupazione per le persone di tutto il mondo.
Pertanto, i quattro mesi di caldo intenso non possono più essere spiegati esclusivamente dall'influenza di El Nino o a causa della variabilità climatica naturale. Ciò che sta accadendo in Brasile e nel mondo si inserisce in un contesto più complesso, quello del riscaldamento accelerato della Terra.
Da gennaio a ottobre 2023, la temperatura media globale è la più alta registrata sul pianeta durante questo periodo, essendo 1,43 °C superiore alla media preindustriale del periodo 1850-1900. Inoltre, le temperature sono di 0,10 °C superiori alla media dei dieci mesi del 2016, l'anno più caldo finora registrato sul pianeta.
Con i dati attuali, gli scienziati sono già certi a più del 99% che il 2023 supererà il 2016 e diventerà il anno più caldo della storia. Nel 2016, gli ultimi due mesi del 2016 sono stati più freddi, riducendo la temperatura media dell'anno. D’altra parte, gli ultimi due mesi del 2023 dovrebbero essere ancora più caldi, poiché El Niño continua ad operare.
Infine, la previsione indica che le temperature medie globali per novembre e dicembre 2023 saranno tra 0,3 e 0,7 °C superiori ai livelli registrati dal 1991 al 2020.