Attività di interpretazione del testo, proposta agli studenti della quarta o quinta elementare, con domande basate sul testo “Il sarto coraggioso”.
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C'era una volta un sarto modesto e laborioso che confezionava molto bene gli abiti e che riceveva molti ordini dagli abitanti più esigenti della regione. Era estate e c'erano un sacco di mosche che gli ronzavano intorno, molestandolo e interrompendo il suo lavoro in ogni momento.
Il sarto non sopportava il fastidio e la sua irritazione era tale che senza pensarci diede loro un colpo tremendo con uno dei tessuti pregiati che usava nella preparazione di un costume. Il colpo è stato così preciso che ha eliminato sette mosche contemporaneamente.
Il sarto, rendendosi conto del risultato del suo colpo di stato, rimase sorpreso di se stesso e decise di realizzare un costume. speciale, realizzato in tela metallica e persino ricamato uno scudo sul petto che si è qualificato come "Mata Seven", sentendosi molto orgoglioso.
Con il suo elegante costume, il sarto andò a correre nelle città e nei paesi sfoggiando il portamento di un cavaliere, creandosi così la reputazione di coraggioso e invincibile. Appena lo videro ebbero paura di lui, pensando che il terribile guerriero avesse eliminato senza pietà sette dei suoi nemici contemporaneamente e nessuno osava chiedersi il motivo di una simile impresa.
La fama del sarto raggiunse le orecchie del re, che ordinò di chiamarlo e gli offrì una grande ricompensa e perfino la mano di sua figlia in sposa, se fosse riuscito a eliminare due terribili giganti che stavano terrorizzando l'intera regione settentrionale del regno, distruggendo tutto ciò che trovavano nella loro sentiero. Era necessario agire in fretta, poiché si stavano avvicinando sempre di più al castello.
Il valoroso sarto promise di finire facilmente i terribili giganti e marciò alla loro ricerca. In pochi giorni trovò i giganti che dormivano pacificamente sotto un enorme albero, ne approfittò per arrampicarsi sui suoi rami e lanciarsi da lì pietre sulla testa di uno di loro, al punto da quasi svegliarlo, a quel punto si sarebbe arrabbiato senza sapere chi lo avesse corretto e dove il colpi.
In effetti, il piano del coraggioso sarto funzionò come aveva pianificato, perché il gigante credeva che fosse stato il il suo compagno che aveva lanciato le pietre mentre dormiva, il che provocò una tremenda discussione e litigio tra loro. Combatterono per più di sette ore, gettandosi a terra, facendo tanto rumore come se ci fosse un terremoto.
Poi, per quanto terribile fosse stata la lotta, i due giganti svennero, cadendo morti, fianco a fianco. Il valoroso sarto scese dall'albero e si assicurò che i giganti devastanti non dassero più fastidio a nessuno.
Ha mostrato la sua fama e il suo coraggio scavalcando i loro corpi, dimostrando che il suo titolo di “Mata Sete” era una realtà…
GRIMM, Giacobbe; GRIMM, Wilhelm. Il sarto coraggioso. San Paolo: Paulinas, 1993. p. 5-12
1) Qual è il titolo del testo?
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2) Quanti paragrafi ci sono nel testo?
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3) Chi è l'autore del testo?
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4) Chi è il protagonista della storia?
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5) Che problema ha portato l'estate all'estate?
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6) Come ha risolto il tuo problema il sarto?
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7) Secondo te cosa ha portato il sarto a confezionare un costume da cavaliere, dopo aver ucciso le mosche? Cosa ne pensi del suo atteggiamento?
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8) La fama del sarto fu tale che divenne noto al re. Cosa voleva il re dal sarto?
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9) Cosa ha fatto il sarto per sconfiggere i giganti?
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10) Ora tocca a te creare un finale per questa storia (deve avere almeno 10 righe):
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