oh Naturalismo ebbe la sua presenza segnata nello stesso anno in cui il realismo prese forma in Brasile, nell'anno 1881, nello stesso periodo appare l'opera principale del Naturalismo, O mulato, di Aluisio de Azevedo. Il movimento può essere considerato una scuola sorella del realismo, la differenza è che il naturalismo è la radicalizzazione della realtà, cioè mostra ciò che c'è il più esagerato nell'ambiente descritto, il peggio che si può avere in una persona, le cosiddette ferite sociali, una vera denuncia sociale.
Indice
Come accennato, il naturalismo ha avuto le sue prime sfumature in Brasile con lo scrittore Aluisio de Azevedo, con le sue opere segnate dalla cruda e reale realtà del vicende della società attuale dell'epoca, come O tenement, Mulato, e la Casa de Pensão, oltre a lui apparvero altri importanti scrittori, come Julio Ribeiro, Adolfo Caminha, Domingos Olimpio, Inglês de Sousa e Manuel de Oliveira Paiva e Raul Pompéia, è importante sottolineare che nel caso di quest'ultimo scrittore si tratta di speciale, perché il suo romanzo, "O Ateneu", rappresenta caratteristiche con entrambi i movimenti, naturalista e realista, e persino impressionista, cioè un grande mix di movimenti.
Vedi un piccolo estratto dal libro O Ateneu:
“Troverai il mondo”, mi disse mio padre alla porta dell'Ateneo. “Coraggio di combattere!”
In seguito ho sperimentato la verità di questo monito, che mi ha spogliato, in un gesto, delle illusioni di un bambino educato esoticamente nella calda serra che è il regime di amore domestico diverso da quello che si trova fuori, così diverso che il poema delle cure materne sembra un artificio sentimentale, con la vantaggio unico di rendere la creatura più sensibile alla ruvida impressione del primo insegnamento, improvviso temperamento della vitalità nell'influenza di un nuovo clima rigoroso. “Ricordiamo però, con ipocrita nostalgia, i tempi felici; come se la stessa incertezza di oggi, sotto un altro aspetto, non ci avesse seguito in passato e la serie di delusioni che ci indigna non venisse da lontano”.
La narrazione naturalistica entra in una profonda analisi sociale, questa analisi parte da gruppi emarginati, mirando al collettivo, questo collettivo può essere visto nelle opere di Aluisio, come Cortiço e Casa de Pensão, e anche in O di Raul Ateneo.
Come si vede, ci sono diversi punti di coincidenza tra il romanzo realista e quello naturalista, ma entrambi seguono strade diverse.
Il naturalismo presenta romanzi sperimentali, cioè la formulazione di regole, questa formulazione di le regole sono date dal carattere scientifico, analizziamo altre importanti caratteristiche del naturalismo:
Determinismo: Il determinismo è una corrente filosofica di pensiero che sottolinea che l'uomo è determinato da 3 forze che non può reagendo, l'ambiente, la razza e il momento, evidenzia l'idea che l'uomo non è un essere possessore di volontà e scelte, è solo preso dal destino.
Istintivo Animal Man: È lo scontro tra istinto contro ragione, l'uomo, come tutti gli animali, nel momento in cui vengono prese le loro scelte da reazioni dette istintive, principalmente nei vari comportamenti sessuali esistenti, che all'epoca la borghesia reprimeva e respinse ogni tipo di comportamento omosessuale, mostrato sia nell'opera O Ateneu, nella parte maschile, sia nella parte femminile, O condominio.
Oggettivismo scientifico e impersonalità: A questo proposito, le opere naturaliste si basano sull'idea dell'oggettività degli eventi e delle impersonalità dei personaggi, considerando i fatti.
Oltre a queste caratteristiche, possiamo notare nel naturalismo l'uso di un linguaggio semplice e diretto, descrizione dettagliata, linguaggio ritratto colloquiale e oggettivo della società e l'uso di altre correnti filosofiche, come evoluzionismo, scientismo e positivismo.
Opere Naturalistiche:
Estratto: Il Mulatto: (Frammento dal Capitolo VI)
“Ana Rosa, infatti, da tempo frequentava la stanza di Raimundo durante l'assenza del residente. Entrava di nascosto, chiudeva i sigilli alla finestra e, sapendo che l'inquilino non si faceva vedere a quell'ora, cominciava ad agitarsi sui libri, frugando nei cassetti aperti, provando le serrature, leggendo i biglietti da visita e tutti i pezzettini di carta scritta che cadono nelle mani. Ogni volta che trovava un fazzoletto già servito, per terra o gettato sul comò, lo afferrava e lo annusava avidamente, come faceva con i copricapi e il cuscino sul letto. Questo pettegolezzo la fece cadere in uno snervamento voluttuoso e nauseante, che le fece rabbrividire di febbre”.
Opere Naturalistiche:
Estratto: Il buon creolo
“Lo stesso giorno si recò alla fortezza, e non appena la nave lasciò il molo con un forte impulso, il nuovo marinaio si sentì per la prima volta tutta l'anima vibra in modo straordinario, come se nel sangue dell'africano fosse stata iniettata la deliziosa freschezza di un fluido misterioso. La libertà entrava in lei attraverso i suoi occhi, attraverso le sue orecchie, attraverso le sue narici, attraverso tutti i suoi pori, in breve, come l'anima stessa della luce, del suono, dell'odore e di tutte le cose etereo... Tutto ciò che lo circondava: la piattezza dell'acqua che canta a prua della scialuppa, l'azzurro immacolato del cielo, il profilo lontano delle montagne, le navi che ondeggiano tra le isole, e la casa immobile della città che stava dietro - gli stessi compagni che remavano sulla stessa fila, come fossero un braccio solo - e, soprattutto, mio Dio!, soprattutto il ambiente ampio e luminoso della baia: finalmente, tutto il paesaggio le comunicava una sensazione di libertà e di vita così forte, che sentiva persino il desiderio di piangere, ma piangere francamente, apertamente, in presenza di altri, come se stesse impazzendo... Quella scena magnifica era stata impressa nella sua retina per tutti l'esistenza; Non lo dimenticherò mai, oh, mai più! Lui, lo schiavo, il “nero fuggiasco” si sentiva veramente uomo, come gli altri uomini, felice di esserlo, grande come la natura, per tutto il forza virile della sua giovinezza, e gli dispiaceva, gli dispiaceva molto per quelli che restavano alla “fattoria” a lavorare, senza guadagnare, fin dall'alba… si sa Dio!
lavoro naturalista
Estratto: Luzia Man
“Nella costruzione della catena c'era lavoro per tutti. I più deboli, indeboliti dall'età o dalla sofferenza, portavano sabbia e acqua; quelli che non sopportavano più la fatica di camminare su viti ammorbidite per legare impalcature; altri calce impastata meno ripida; i giovani, ancora robusti, uomini di carattere forte, superiori all'inclemente, sobri e coraggiosi, lucidi di sudore che frantumano pietre, che trasportano materiale ai muratori, o che spingono sulle loro schiene, da lontano, dai boschi pedemontani della montagna, fitti boschi adorni di palme verdi, con rami di pero verde fresco e brillante, in festoso contrasto con il luogo arido e arido. desolato. E seppero il compito, dolce o rude, alcuni gemendo, altri cantando alacri, in un'espansione di sollievo, di speranza rinata, vecchie donne canzoni, pie ballate indimenticabili, o contemplando con nostalgica tristezza il cielo impassibile, sempre limpido e azzurro, abbagliante di leggero".
Opere Naturalistiche:
Estratto: LA CARNE
"Lenita è quasi impazzita di dolore: l'imprevisto, il vuoto improvviso e terribile che si è creato intorno a lei, il superiorità e cultura del suo spirito, che si nasconde da banali consolazioni, tutto ha contribuito ad accentuare la sua Sofferenza. Giorni e giorni la sfortunata ragazza trascorse senza uscire dalla sua stanza, rifiutandosi di ricevere visite, prendendo inconsapevolmente, su richiesta della sua famula, del cibo leggero. Alla fine reagì al dolore pallida, pallidissima nei suoi abiti a lutto, apparve agli amici di suo padre, ricevette le tediose condoglianze del stile, ha cercato con tutti i mezzi di darsi alla vita solitaria che gli ha aperto una vita molto triste, erma di affetti, popolata di ricordi doloroso. Cercò di orientare convenientemente gli affari della casa e scrisse al colonnello Barbosa avvertendolo che si sarebbe ritirato temporaneamente nella sua fattoria».
opere naturalistiche
Estratto: IL MISSIONARIO
"L'esistenza fino a quella data - la data della lettera - era stata assai misera, degna di essere segnata con una pietra bianca, come se segnano i giorni felici della vita, come aveva sentito dire dal professor Aníbal al pranzo di nozze dell'infelice Joaquim Feliciano. Il padre non lo sapeva, una lavandaia era stata una madre, tristemente legata a un sergente della polizia di Manaus, disordinata e ubriaca. Macario era cresciuto tra le repulsioni della madre e le percosse formidabili con cui il maresciallo lo coccolava per vendicarsi del marinaio dell'osteria, stufo di girare la sua bevanda. Raramente era riuscito a saziare la sua fame, se non grazie alla generosità di qualche cliente nella cui casa era solito fare il bucato; perché nella casa della lavandaia il pirarucu era piccolo e cattivo, la farina era rara, i frutti di lusso dei ricchi…”
opere realistiche
Estratto: La figlioccia
“Dall'alto del parapetto a Das Dores, sognando ad occhi aperti, come chinandosi su un castello fortificato, in desoras, verso un cavaliere con mantello e sombrero largo e crollato. Avevo giocato molto con una figura del genere, dal coperchio di una fica oblunga dove mia madre teneva il burrocacao. I baffi e la pera della conversazione, che sembravano essere entrati dal cancello come il padre rettore, avrebbero visto il tipo del cugino Vicente. Das Dores questa volta si è scordato per evitare la tentazione di Satana. Raggiunse la fine del rosario e ricominciò. Pronunciò le sante parole con un sospiro. Era infatti il cugino Vicente, ufficiale d'artiglieria, che la fantasia aveva portato nella russo del Padre Rettore. Das Dores era stupito che avesse mantenuto i suoi lineamenti così bene, in un modo che poteva persino sentire il suo respiro, sentire il timbro del suo parlare, e soffrire sul suo viso una forte impressione di lacrime, di nostalgia, di amore, Forse!
Altri articoli:
Manuel Bandeira
Iscriviti alla nostra mailing list e ricevi interessanti informazioni e aggiornamenti nella tua casella di posta elettronica
Grazie per esserti iscritto.