Attività di interpretazione del testo, rivolto agli studenti di terza media, è composto da diverse domande che lavorano su diverse abilità di lettura. Il testo ci racconta fatti sulla “palla”.
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Molto prima che il Brasile diventasse campione del mondo di calcio, i nostri antenati stavano già facendo i loro "scatti". Solo che non erano come oggi, ovviamente, con travi, bandierine, arbitro e tifosi. Il calcio è arrivato molto più tardi, con le sue regole create dagli inglesi.
Ma il pallone, o pelota, o mongolfiera, o “ragazza”, o “tondo”, come dicono i cronisti di calcio, era già in uso fin dalla preistoria. È citato nei libri più antichi e nelle incisioni più antiche. Omero e altri scrittori dell'antica Grecia ci raccontano che il gioco della palla era considerato importante per conferire al corpo maggiore elasticità e grazia. Si trovano riferimenti a giochi con la palla tra gli egiziani e anche tra gli ebrei, che erano poco dediti all'atletica.
Anche gli antichi romani non amavano molto lo sport. Si divertivano a guardare i combattimenti dei gladiatori, è vero, ma solo a guardare: non partecipavano. Anche tra loro, infatti, i giochi con la palla erano molto diffusi.
Le terme romane avevano persino una stanza per questi giochi e molti signori avevano campi per i giochi con la palla nelle loro case.
Neanche le vecchie palle erano come quelle di oggi. Le prime palline erano fatte di pezzi di pelle cuciti e "imbottiti" dai materiali più diversi. La più piccola delle palle, la arpastum, era una palla molto dura e martellata di piume. Il più grande, il follis, erano pieni d'aria, fatti di vesciche animali, molto simili alle palle odierne.
Manuale del boy scout. San Paolo: nuova cultura, 1985. p. 45-46.
Domanda 1 - Il tema del testo è:
a) l'emergere del calcio.
b) l'origine e l'evoluzione della palla.
c) giochi con la palla nell'antica Roma.
d) la presenza del pallone nella preistoria.
Domanda 2 - Il secondo comma del testo, introdotto dalla congiunzione "ma", stabilisce con il comma precedente il rapporto di:
UN:
Domanda 3 - Nell'estratto "Beh, anche tra essi, i giochi con la palla erano molto diffusi.”, il pronome prominente sostituisce:
a) gli egizi
b) gli Ebrei
c) gli antichi romani
d) i gladiatori
Domanda 4 – Il corsivo mette in risalto le parole arpastum e follis perché:
UN:
Domanda 5 - Una clausola viene omessa nel seguente periodo:
a) "Ma non erano come quelle di oggi, ovviamente, con travi, bandierine, giudice e tifosi".
b) "Anche gli antichi romani non amavano molto lo sport".
c) "Le prime palle erano fatte di pezzi di pelle cuciti e "imbottiti" con la maggior parte […]"
d) "La più piccola delle palle, la arpastum, era una palla molto dura e martellata di piume”.
Domanda 6 – Nel segmento, "È menzionato nei libri Di più vecchio e nel Di più vecchie incisioni.”, il termine “più” indica:
la conclusione
b) addizione
c) confronto
d) condizione
Domanda 7 – Nel brano “Ma la palla, o pallina, o palloncino, o “ragazza”, o “tondo” […]”, la congiunzione “o” segnala a:
a) esemplificazione
b) opposizione
c) conformità
d) scelta
Domanda 8 – Nel passaggio “[…] era una palla molto duro e martellato di piume.”, la parte evidenziata funziona sintatticamente come:
a) scommetti
b) predicativo del soggetto
c) complemento nominale
d) delegato adnominale
Di Denyse Lage Fonseca – Laureato in Lingue e specialista in didattica a distanza.
A risposte sono nel link sopra l'intestazione.
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