Ogni persona ha un momento della giornata in cui è più disponibile e questo accade perché ogni ciclo della vita ha un ritmo circadiano diverso. Per questo uno studio pubblicato sull'Economic Journal, realizzato da un'università pubblica del Regno Unito, ha analizzato in quali momenti gli studenti universitari hanno avuto la cervello più attivo. Scopri di più sul tuo cervello in questo articolo.
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Il ritmo circadiano si basa soprattutto sulla luce del giorno. Funziona come un orologio interno che fa rispondere il corpo di ciascuno alla luce del giorno. Questo ritmo ha influenza dalla produzione di ormoni e dal sistema digestivo, alla tua capacità di ragionamento. Pertanto, è possibile concludere che il tuo cervello raggiunge il picco di energia quando riesce ad allinearsi con il tuo ritmo circadiano.
Il picco di energia di ciascuna fase
Un'indagine quinquennale pubblicata sull'Economic Journal da ricercatori universitari pubblico nel Regno Unito, è giunto ad alcune conclusioni sul cervello di ogni fase della vita con il ritmo circadiano.
Secondo la ricerca, gli adolescenti tendono ad avere il ritmo circadiano ritardato e quindi sono più energici nel pomeriggio. Tuttavia, la tendenza è che questo ritmo avvenga sempre prima nel corso degli anni, soprattutto dopo i primi 20 anni. La ricerca conferma inoltre che gli studenti universitari sono in genere più attivi nel primo pomeriggio.
Lo studio
I ricercatori Alessio Gaggero e Denni Tommasi hanno utilizzato come base l'Università di Granada, in Spagna, e l'Università di Bologna, in Italia. Più di 50.000 studenti anonimi, studenti universitari e laureati di queste università, hanno analizzato i loro voti.
La ricerca ha analizzato gli studenti distribuiti in diversi turni in modo che ognuno di loro potesse sostenere l'esame una volta al giorno. I punteggi di questi esami andavano da 0 a 100, il che rendeva più obiettivo analizzare a che ora del giorno gli studenti universitari raggiungevano il picco di energia cerebrale.
I punteggi del primo pomeriggio sono stati più alti che in qualsiasi altro momento e questo aumento è diventato ancora più evidente rispetto alle mattine di gennaio, dove la luce solare è minore.
L'effetto della luce diurna è stato più pronunciato nei test di ragionamento logico e gli studenti di età superiore ai 20 anni hanno ottenuto risultati migliori al mattino rispetto a quelli più giovani.